Gli interventi dell’ADI si possono distinguere in:

· Assistenza Domiciliare Integrata semplice o a bassa intensità. L’assistenza massima è di 5 giorni su 7, per un anno.
Riguarda persone (spesso anziani) non del tutto autosufficienti, che non possono per questo andare di persona presso un ambulatorio medico per alcune prestazioni di base come prelievi di sangue, sostituzione di catetere, medicazioni.
I pazienti che accedono all’ADI a bassa intensità hanno bisogno dell’intervento del medico di famiglia (anche settimanalmente) e di ricevere assistenza infermieristica.

· Assistenza Domiciliare Integrata a media intensità. L’assistenza massima è di 6 giorni su 7, fino a un anno.
Coinvolge tutti i pazienti che non possono accedere allo studio del medico perché non autosufficienti e comprende tutte le prestazioni meno complesse. Il paziente sottoposto ad ADI di media intensità riceve anche l’assistenza da parte del medico di Medicina Generale e dell’infermiere una o più volte alla settimana, mentre le consulenze specialistiche o l’intervento di un assistente sociale possono essere richieste solo se c’è un reale bisogno. Rispetto all’ADI semplice, è possibile eseguire a domicilio determinate prestazioni di particolare impegno professionale attraverso il lavoro congiunto di medico e infermiere.

· Assistenza Domiciliare Integrata complessa o ad alta intensità. L’assistenza è per l’intera settimana (7 giorni su 7), può durare fino a 6 mesi ed è prolungabile.
Questo genere di prestazione è rivolta ai pazienti non autosufficienti affetti da malattie non invalidanti, invalidanti o terminali e comprende tutte le cure necessarie, sia di tipo medico-infiermeristico che di tipo riabilitativo o assistenziale.
Il medico è presente più di una volta a settimana insieme all’infermiere, per monitorare le condizioni del paziente.

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