LE DEMENZE NEL 2016
Sono 2502 in tutto le strutture sanitarie e socio-sanitarie, pubbliche o convenzionate, deputate all’assistenza e alla cura per le demenze consultabili sul sito dell’Osservatorio Demenze, attraverso un mappa online, che consente una ricerca per tipo di Servizio e per Regione e Province, degli indirizzi e di alcune informazioni di approfondimento utili per l’accesso.
Questa attività è frutto di un progetto che il Centro Nazionale per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute ha affidato all’Istituto Superiore di Sanità con il progetto denominato “Survey dei servizi socio-sanitari dedicati alle demenze e costruzione di un portale specifico denominato Osservatorio sulle demenze” “Questo è il primo censimento nazionale sui servizi sanitari e socio-sanitari dedicati a questa patologia che, soltanto nel nostro Paese interessa 1milione di persone colpite direttamente dalla patologia e 3milioni di persone che vivono insieme a loro – sottolinea Walter Ricciardi, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – per questi cittadini la mappa online rappresenta uno strumento utile per orientarsi nell’offerta dei servizi sanitari in un ambito nevralgico per la sanità pubblica, sul quale si gioca una delle sfide più importanti dei sistemi sanitari del futuro”.
La mappa dei Servizi è stata costruita con l’obiettivo di essere costantemente aggiornata in modo da rendere conto dell’evoluzione nel numero e nelle caratteristiche dell’offerta dei servizi che sono ampiamente dettagliate nel sito. La ricchezza dei dati e la copertura nazionale del territorio è stata possibile grazie alla condivisione dell’identificazione dei servizi con i referenti regionali per le demenze e con le Direzioni Generali alla salute delle rispettive regioni oltre che col Ministero della Salute.
“Oggi, grazie alla collaborazione con le Regioni, abbiamo finalmente in Italia uno strumento da cui partire per realizzare azioni efficaci su questo problema che è diventato una vera e propria emergenza di sanità pubblica a livello mondiale – afferma Nicola Vanacore, ricercatore del Centro Nazionale di Epidemiologia e Sorveglianza per la Promozione della Salute dell’ISS – Siamo partiti da una ricognizione dei servizi che era molto frammentata, adesso sappiamo che esistono 591 Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD), quelli che prima erano chiamate Unità di Valutazione per l’Alzheimer, 607 Centri Diurni e 1304 strutture residenziali”.
Il sito Osservatorio Demenze, parte integrante ma anche cuore del progetto nasce per fornire una comunicazione mirata su questo argomento e informazioni e strumenti utili per cittadini, pazienti, familiari, e per quanti operano nell’ambito delle demenze e per i policy makers. I temi trattati nel sito forniscono complessivamente un insieme di informazioni sulle policy, sulla prevenzione, diagnosi e gestione integrata delle demenze; la versione in inglese intende contribuire al confronto su questo tema a livello internazionale.
“I CDCD deputati alla diagnosi e al trattamento sono presenti su tutto il territorio nazionale – spiega ancora Vanacore – ma una criticità è rappresentata dal fatto che le liste d’attesa sono per 2/3 delle strutture superiori a un mese, mentre i centri diurni per la presa in carico semiresidenziale così come le strutture residenziali, sono maggiormente presenti al Nord. Abbiamo quindi una fotografia che ci permette di programmare i servizi in funzione dei bisogni del territorio così come definito dal Piano Nazionale Demenze”.
L’aggiornamento della mappa online sarà possibile con la collaborazione dei referenti regionali delle demenze e degli operatori socio-sanitari per i quali è attivo l’indirizzo di posta elettronica osservatorio.demenze@iss.it
NON AUTOSUFFICIENZA
A partire dagli anni 2008-2009, l’area funzionale Organizzazione dei servizi sanitari svolge un lavoro di ricognizione e analisi della programmazione nazionale e delle principali normative regionali sull’organizzazione dei servizi e interventi a favore dei soggetti fragili e non autosufficienti. In particolare, lo studio riguarda l’istituzione dei Fondi sulla Non autosufficienza e sul loro sviluppo a livello locale, evidenziando le scelte programmatorie nell’organizzazione dei servizi e interventi delle Regioni che lo hanno disciplinato e finanziato al fine di supportare le famiglie che prendono in carico una persona non autosufficiente anziana o disabile. I primi studi sono stati raccolti in un Dossier dal titolo “I Fondi e le Politiche per la Non Autosufficienza” (PDF – 707 kb), che è stato presentato e distribuito a Bologna l’11 novembre 2009 in occasione del Forum sulla Non Autosufficienza. In tale documento si è anche tentato di fornire una definizione di fragilità e di disabilità tenendo conto della programmazione e della letteratura scientifica nazionale e internazionale esistente sul complesso tema.