Pensione sociale limiti anno 2017

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L’introduzione della pensione sociale

Per l’anno 2017 come per gli anni passati il tema della #pensione sociale è sempre stato un punto fondamentale nell’agenda dei politici. La pensione sociale, ribattezzata assegno sociale nel 1996, è una prestazione di natura assistenziale per tutti coloro i quali, arrivati all’età pensionabile, non risultano aver versato contributi.

La legge 153/69 è stata pensata per tutte quelle persone che, arrivate ai 65 anni ovvero alla soglia dell’età pensionistica, non risultano in diritto di percepimento di una pensione standard. La legge dunque viene incontro a tutti quegli anziani che vivono in situazioni critiche, ma è anche rivolta alle casalinghe e donne che non hanno mai versato contributi. Ecco dunque i requisiti per richiedere l’#assegno sociale:

Bisogna aver compiuto 65 anni e 7 mesi di età, purtroppo destinati ad aumentare dal 2018 in 66 anni e 7 mesi
Avere la cittadinanza italiana
Risultare residenti in pianta stabile e continuativa in Italia da più di 10 anni.
A quanto ammonta l’assegno sociale
Per tutti coloro i quali rientrano nelle caratteristiche sopra elencate sarà possibile presentare domanda di percepimento in tredici mensilità dell’assegno sociale 2017, che ammonta ad un massimo di Euro 448,07.

L’importo della pensione è variabile  in base ai redditi e alla situazione economica complessiva del nucleo familiare. Ad esempio il pensionato privo di reddito e non sposato con un reddito inferiore ai 5842,91 Euro annui avrà diritto all’assegno intero, ma questa è una situazione non troppo comune. Difatti la maggior parte delle volte ci si trova in presenza di coppie di #pensionati, ovvero coniugate, o di pensionati con un reddito più alto di 5842,91 Euro annuali che avranno diritto ad un importo ridotto della pensione. Purché in entrambi casi si rispetti il limite di reddito annuale di 11649,82 che, in caso di sforamento, non abiliterà i soggetti al percepimento dell’assegno previdenziale sociale.

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