Secondo dati forniti da Alzheimer Europe nel corso di un dibattito al parlamento europeo, il numero di persone in Europa affette da demenza dovrebbe raddoppiare entro il 2050.
Il dato è stato calcolato in base all’utilizzo della letteratura scientifica più aggiornata sull’argomento secondo quanto riferisce lo stesso comunicato stampa apparso sul sito dell’associazione.
Secondo Alzheimer Europe le persone affette da demenza dovrebbero aumentare da 14,2 milioni circa a 18,8 milioni circa nell’Unione Europea.
E ciò nonostante negli ultimi 10 anni la prevalenza della demenza per gli uomini e per le donne si stia riducendo in tutte le fasce di età (tranne che per la fascia di età tra 75 e 79 anni per le donne). Ciò riflette il fatto che le persone più anziane in futuro saranno sempre più numerose.
Le donne in Europa, inoltre, continuano ad essere colpite maggiormente dalla demenza con più del doppio dei casi rispetto agli uomini.
Spiega i risultati Jean Georges, Direttore esecutivo di Alzheimer Europe: “È promettente vedere che stili di vita più sani, una migliore istruzione e un migliore controllo dei fattori di rischio cardiovascolare sembrano aver contribuito a ridurre la prevalenza della demenza. Tuttavia, il nostro rapporto dimostra anche che il numero di persone che vivono con la condizione è previsto in aumento in modo sostanziale negli anni a venire, il che eserciterà una maggiore pressione sui servizi di assistenza e supporto, a meno che non vengano individuati modi migliori di curare e prevenire la demenza. Se le persone affette da demenza, le loro famiglie e coloro che si prendono cura di loro devono ricevere l’assistenza di alta qualità e incentrata sulla persona di cui hanno bisogno, i governi devono assicurarsi che i loro sistemi sanitari e di assistenza siano pronti a soddisfare questa domanda e maggiori investimenti nella ricerca nel trattamento e nella prevenzione della demenza sono necessari.”