COVID.19 – Potenziamento del Sistema Sanitario Nazionale

Potenziamento del sistema sanitario nazionale

Card Sanità: “Più risorse e mezzi a sostegno della Sanità e della Protezione Civile. Proteggiamo la salute di tutti”
Il Governo ha mobilitato tutte le risorse necessarie, per garantire la dotazione di personale, strumenti e mezzi al sistema sanitario, alla protezione civile e alle forze dell’ordine per assistere le persone colpite dalla malattia e per la prevenzione, la mitigazione e il contenimento dell’epidemia.

Il Fondo emergenze nazionali è stato rifinanziato complessivamente per 1,65 miliardi.
Sono state individuate le coperture per le 20.000 assunzioni già deliberate per il sistema sanitario nazionale. Sono state adottate misure straordinarie per il reclutamento di personale sanitario, anche in deroga alla normativa sul pubblico impiego. Viene inoltre previsto l’accesso al SSN di personale sanitario, con contratto a tempo determinato di un anno. Le Regioni potranno quindi rideterminare i propri piani di fabbisogno del personale.
Lo stanziamento di risorse per gli straordinari del personale sanitario è incrementato di 250 milioni di euro per il 2020.
È garantita l’assistenza in caso di sostituzione del medico di medicina generale, prevedendo la possibilità di conferire incarichi provvisori a laureati abilitati, iscritti al corso di formazione di medicina generale o ai corsi di specializzazione.
È stato finanziato l’aumento dei posti letto in terapia intensiva e nelle unità di pneumologia e malattie infettive (anche in deroga ai limiti di spesa) mentre le strutture private devono mettere a disposizione il personale sanitario in servizio, i locali e le proprie apparecchiature (per un costo totale di 400 milioni).
Viene autorizzata Invitalia a erogare finanziamenti agevolati o contributi a fondo perduto alle imprese produttrici di dispositivi medici e dispositivi di protezione individuale (50 milioni).
La Protezione Civile potrà disporre la requisizione da soggetti pubblici o privati di presidi sanitari e medico-chirurgici e di beni mobili necessari per fronteggiare l’emergenza sanitaria. I Prefetti potranno disporre la requisizione di alberghi o altri immobili aventi analoghe caratteristiche per ospitarvi le persone in sorveglianza sanitaria (150 milioni).
Sarà possibile incrementare di 320 unità il personale medico e infermieristico militare con una ferma eccezionale di un anno, mentre vengono potenziati i servizi sanitari militari. L’INAIL potrà assumere a tempo determinato 200 medici specialisti e 100 infermieri, mentre viene incrementato lo stanziamento a favore dell’Istituto Superiore di Sanità per far fronte alle esigenze di sorveglianza epidemiologica (il totale di questi interventi assomma a circa 68 milioni).
Ove non sia possibile reclutare nuovo personale, viene prevista la possibilità di trattenere in servizio il personale del Sistema Sanitario Nazionale che avrebbe i requisiti per la pensione.
Viene prevista una deroga alle norme di riconoscimento delle qualifiche professionali sanitarie, per consentire l’esercizio temporaneo sul territorio nazionale a chi ha conseguito una professione sanitaria all’estero, regolata da specifiche direttive dell’Unione Europea.
Viene autorizzata la produzione e distribuzione di disinfettanti, germicidi e battericidi allo stabilimento farmaceutico militare di Firenze.
Sono stati neutralizzati gli effetti fiscali delle cessioni di farmaci ad uso compassionevole, equiparando ai fini IVA la cessione di questi farmaci alla loro distruzione ed escludendo la concorrenza del loro valore normale alla formazione dei ricavi ai fini delle imposte dirette. Le regole fiscali vigenti infatti impediscono che a questa tipologia di farmaci possa applicarsi la detrazione dell’IVA e comportano la tassazione ai fini del reddito di impresa.
Ai medici convenzionati viene riconosciuta la differenza tra gli incrementi contrattuali già riconosciuti e garantiti per effetto degli Accordi Collettivi Nazionali vigenti e il totale incrementale previsto per il 2018 dall’Atto di indirizzo approvato dal Comitato di Settore Regioni-Sanità il 9 luglio e 29 agosto 2019.
Viene introdotto un credito d’imposta pari al 50% delle spese sostenute per la sanificazione dei luoghi di lavoro, con un tetto al beneficio di 20 mila euro. Analogo credito di imposta viene introdotto anche per le spese relative all’acquisto di dispositivi di protezione individuale (quali, ad esempio, mascherine chirurgiche, Ffp2 e Ffp3, guanti, visiere di protezione e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari), ovvero all’acquisto e all’installazione di altri dispositivi di sicurezza atti a proteggere i lavoratori dall’esposizione accidentale ad agenti biologici o a garantire la distanza di sicurezza interpersonale (quali, ad esempio, barriere e pannelli protettivi). Sono, inoltre, compresi i detergenti mani e i disinfettanti.

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