Ferie: Colf e badanti

Estate, tempo di vacanze. Normalmente luglio ed agosto sono i mesi nei quali le famiglie italiane si godono il riposo dal lavoro e con loro anche i domestici che prestano servizio come colf, badanti o baby sitter. Ma cosa cambia con il coronavirus?

Partiamo dall’inizio. Con l’avvento della pandemia, sebbene l’attività dei domestici non sia mai stata limitata per legge, molti lavoratori hanno comunque interrotto le prestazioni sia di propria iniziativa, che per scelta delle famiglie. Troppo pericoloso assistere un anziano, un bambino o occuparsi della casa nella fase del lockdown!

Essendo stati esclusi dalla cassa integrazione disposta dal Decreto Legge “Cura Italia” migliaia di colf, badanti e baby sitter sono quindi rimaste senza un sostegno al reddito quando le famiglie, magari colpite in prima persona dalla crisi economica, non hanno più potuto sostenere i costi dei propri dipendenti. Per supplire a questa carenza, in parte colmata con il Decreto ‘Rilancio’, molti datori di lavoro, in linea e nel rispetto delle indicazioni di legge, hanno concordato con i domestici il godimento di un periodo di ferie. Un modo per non far mancare al lavoratore un’entrata mensile, consapevoli però che in estate i nodi sarebbero arrivati al pettine!

Il Ccnl domestico stabilisce, infatti, che ogni lavoratore abbia diritto a 26 giorni di ferie per ogni anno lavorato. Cosa succede, dunque, se quel periodo è stato già fruito nel periodo di lockdown?

Il datore di lavoro che si trova a dover gestire una situazione come questa ha di fronte due possibilità: anticipare un periodo di ferie anche se ancora non maturato (che coincida con i giorni in cui andrà in vacanza la famiglia) o concordare con il lavoratore un permesso non retribuito. In questo caso, il domestico per supplire al mancato stipendio potrà, qualora ne abbia diritto, richiedere l’indennità Covid-19 di 1000 euro istituita dal Dl Rilancio.

Per farlo c’è ancora tempo, fino ad esaurimento fondi: secondo gli ultimi dati pubblicati dall’Inps, al 9 luglio le domande presentate erano 246 mila. Per chi, invece, avesse già presentato domanda e non avesse ancora percepito tale somma, non dovrà attendere molto in quanto i pagamenti dovrebbero essere in dirittura di arrivo. Uno strumento in più per superare lo stop imposto dall’emergenza Covid.

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