L’Ape Sociale è valida fino al 31 dicembre 2021, e non si sa, se nella prossima riforma pensioni, sarà rinnovata. Si tratta di un sussidio a carico dello Stato erogato dall’INPS per coloro che non sono già titolari di pensione sia in Italia che all’estero. L’indennità sarà corrisposta fino al raggiungimento dell’età pensionabile. Per età pensionabile si intende quella prevista per la pensione di vecchiaia o pensione anticipata o di altro trattamento conseguito in modo anticipato.
Le tutele per accedere all’APE Sociale
Questa misura prevede quattro tutele che permettono il pensionamento anticipato, nello specifico:null
a) disoccupato che ha perso involontariamente il lavoro e ha terminato l’indennità NASPI da almeno tre mesi;
b) invalido con un percentuale del 74% in su;
c) colui che assiste il familiare con handicap grave ai sensi della Legge 104 art. 3 comma 3, convivente da almeno sei mesi;
d) lavoratore che svolge un lavoro gravoso (sono 15 categorie). L’anzianità contributiva richiesta, in questo caso, è di 36 anni.
I lavoratori che hanno i requisiti per accedere all’Ape Sociale devono presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso al beneficio entro il 31 marzo 2021. La prossima scadenza è il 15 luglio 2021, poi l’ultima alternativa il 30 novembre e non oltre. L’ultima domanda è considerata tardiva e sarà valutata in base ai fondi disponibili.
La domanda deve essere presentata all’INPS attraverso il sito, con le credenziali SPID, CIE o CNS. Tramite il contact center oppure l’assistenza di un patronato.