Malattia badante: Come si calcola?

Come si calcola la busta paga della badante in malattia?

La malattia viene pagata dal datore di lavoro domestico e non dall’inps. Nella busta paga della badante va indicata retribuzione del periodo di malattia, sia ospedaliera che non ospedaliera. Lart.26 del CCNL stabilisce che, in caso di malattia di una badante, al lavoratore spetti la retribuzione globale di fatto per un massimo di 8 (per anzianità fino a 6 mesi), 10 (per anzianità da più di 6 mesi a 2 anni), 15 (per anzianità oltre i 2 anni) giorni complessivi nell’anno nella seguente misura:
        – fino al 3º giorno consecutivo, il 50% della retribuzione  globale di fatto;
        – dal 4º giorno in poi, il 100% della retribuzione globale di fatto.

Nel calcolo di una busta paga di una badante in malattia va tenuto conto che:

1. i giorni totali massimi e la retribuzione non vanno calcolati conteggiando solo i giorni di lavorativi contrattuali, ma tutti i giorni del certificato;

2. i periodi si calcolano in un lasso di tempo di 365 giorni decorrenti dall’evento, non dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno.
Per sapere quindi se il collaboratore ha diritto a giorni di malattia e a quanti il programma va a verificare, (in automatico), se nei 365 giorni che precedono la malattia in essere il collaboratore ne aveva già usufruito e in caso, quanti giorni restano.

3. Vanno pagati però solo i giorni in cui, da contratto, la badante avrebbe dovuto lavorare.

4. Ogni inizio di malattia con certificato diverso (nuovo certificato e non continuazione) si conteggiano sempre i primi 3 giorni al 50% e il resto al 100%. Ciò significa che se il primo,o  il secondo o il terzo giorno di malattia cade in un giorno lavorativo si paga al 50%, se invece cade nei giorni successivi al 100%.

5. Per quanto riguarda le giornate di malattia durante le quali la badante rimane ricoverata in ospedale:

– vengono conteggiate come numero di giorni di malattia in generale;

– nel caso di badante convivente la retribuzione non comprende la quota di vitto e alloggio perchè essa viene corrisposta in natura dalla struttura ospedaliera, al contrario della malattia non ospedaliera (perchè si presume che la persona malata non sia degente dal datore di lavoro).

N.B.: se la badante non invia il certificato ma comunica un numero di protocollo si dovrebbe scaricare il certificato cliccando “certificati inps” nell’inserimento mensile del collaboratore in alto, sopra al calendario, indicando poi codice fiscale del collaboratore e numero comunicato. 

Calcolando la busta paga della badante in malattia vediamo quindi, nel corpo del cedolino, i seguenti elementi:

 “malattia ospedalizz. carenza”: voce con la quale si intendo il periodo in cui la badante è rimasta degente in ospedale e quindi vengono indicate 8 ore al 50% della paga senza vitto e alloggio;

– “malattia carenza”: sotto questa voce si indicano invece le ore del terzo giorno, perchè per il secondo giorno, solo in questo caso particolare, prevale il pagamento della festività sulla malattia. La paga è compresa del vitto e alloggio al 50%;

– dal 4° giorno viene pagata la malattia al 100% “malattia (integr. 100%)” sulla paga compresa di vitto e alloggio e quindi si contano (3 gg a 8 ore perchè la domenica si conta come quarto giorno ma non si retribuisce essendo un giorno non lavorativo).

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